Matteo Papini: atleta del mese MULTISPORT3ining n° 4 “aprile 2018”

Andrea Civardi, Fisioterapista e Osteopata

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Sabrina Coppola, Fisioterapista e Osteopata

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Studio Civardi

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Atleta del mese MULTISPORT3ining n° 4 – aprile  2018

Nome: Matteo

Cognome: Papini

Soprannome: Rinoceronte

età: 46

Società Sportiva:Raschiani Triathlon Pavese

Segni particolari:Sawanamember (ossia parte di un gruppo di amici triathleti un po’ fuori)

 

MOTIVAZIONE: Uno dei primissimi Atleti che ha aderito al progetto delle consulenze di allenamento personalizzate! In questi anni ha sempre rinnovato la sua fiducia nei confronti del Coach e del metodo MULTISPORT3ining. Una persona di qualità e di grande spessore morale! Trova il modo di mettersi in gioco, rispettando con equilibrio le priorità personali, ( una splendida famiglia ) e professionali ( un impegno sul lavoro che lo assorbe e al tempo stesso lo gratifica).

In due parole: un esempio!

 

Da quanti anni fai Triathlon?

Faccio Triathlon dal 2011, dopo 25 anni di calcio. L’ho scoperto per caso; è stato amore a prima vista e non siamo ancora arrivati alla crisi del settimo anno!

Mi era capitato di leggere su riviste specializzate le imprese dei triatleti e ricordo che non mi capacitavo del fatto che questi affrontassero in rapida successione tre differenti discipline, spingendosi ogni volta così vicino ai propri limiti fisici. Una cosa davvero sfidante: dev’essere questo che mi ha conquistato.

Il resto lo conosci: l’incontro con te, Andrea, i primi allenamenti, la mia incondizionata fiducia nelle tue capacità tecniche, il tuo “pedigree” e quelle tabelle tagliate su misura per me, che all’epoca non sapevo correre 5km di fila! Io, infatti, arrivavo dal calcio dove non esiste la corsa continua e costante; non ero abituato agli allenamenti endurance, e addirittura arrivavo a fine corsa quasi incapace di pensare! All’inizio, più di una volta ho pensato che non sarei mai riuscito a finire un triathlon sprint, figuriamoci un olimpico, o addirittura un Ironman. E invece…

 

La tua soddisfazione più grande in questi anni?

Sicuramente è stata finire un IM full distance, a Francoforte nel 2017, con la voglia di prepararmi per il mio secondo che farò a Zurigo a luglio 2018. E accanto a questo, la scoperta di un mondo interiore a cui solo attraverso questa disciplina sfinente riesco ad accedere: la compagnia di me stesso, le mie paure, l’ansia, la fatica che guardo negli occhi e che abbraccio, riconoscente, quando l’emozione del traguardo investe ogni cosa e ti fa sentire grato. Ecco, il triathlon ogni volta mi fa sentire pieno di gratitudine verso la gente ai lati della strada, verso i compagni di avventura, verso me che ho resistito fino alla fine per regalarmi quella grane magia: FINISHER.

 

Cosa ti sta dando il triathlon e il modo in cui lo stai facendo?

Il contatto con la mente, direi: è lei che ti consente di fare ciò che vuoi. Il fisico lo alleni, ma è la mente che permette di andare avanti nonostante la fatica e il dolore. L’ho sperimentato in particolare nell’iroman full distance, e infatti dico sempre che l’IM non è una gara, è un viaggio con se stessi. Non lo dimenticherò mai.

 

Cosa hai trovato nel lavoro di MULTISPORT3ining?

Una via. Perché non sarebbe stato mai possibile accedere a questo sport e ottenere le prestazioni che ho raggiunto, se non fossi stato accompagnato da un coach capace non solo dal punto di vista tecnico, ma anche di comprendere le coordinate di vita dei propri atleti. La costanza negli allenamenti richiede tempo, che, come tutti quelli che fanno una vita simile alla mia, scarseggia sempre. Un lavoro lontano, gli spostamenti quotidiani, la famiglia, i figli: non è facile, e senza tempo non si riesce a impostare un lavoro che porti a migliorare le prestazioni. Per questo è stato fondamentale per me trovare un coach capace di inserire in tabella allenamenti adatti ai miei obiettivi e alla mia disponibilità di tempo: durante la settimana allenamenti brevi, allenamenti più impegnativi nel week end. Solo così la fatica non viene dispersa e nella gioia del traguardo trova un senso.

Complimenti Matteo Papini, atleta del mese n°4, aprile  2018

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