La scelta del manubrio corretto sulla bici da corsa

Vera Poiatti, Avvocato esperto Diritto Sportivo

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Il Tuo manubrio è corretto e adeguato alle Tue caratteristiche?

Quali sono le problematiche che si possono manifestare con un  scelta di un manubrio non corretto?

La scelta del manubrio è una di quelle variabili molto importanti per evitare alcuni problemi in bicicletta.

Problematiche derivanti da un manubrio non adeguato

Le problematiche possono  manifestarsi su diverse articolazioni, come ad esempio il polso , creando la sindrome del tunnel carpale; meno frequente ma possibile è l’epicondilite a livello del gomito o l’infiammazione dei flessori del carpo. Possono altresì presentatsi diversi problemi alle spalle, al capo lungo del bicipite o a livello del muscolo sovraspinato.

Un ulteriore problema che si può verificare è a livello del muscolo trapezio dando anche  sintomi  cervicali.


Quali sono i parametri da tenere conto per la scelta del manubrio corretto ed evitare queste problematiche?

Il primo e più importante è senza dubbio la larghezza, che va dall’ asse di  una curva e l’altra: erroneamente si tende a prendere la misura della larghezza delle spalle, ma la misura corretta deve essere fatta da un acromion all’altro, l’acronion è un reperte osseo della spalla e non può essere confuso semplicemente con la larghezza delle spalle .[vedi fig.]


Nel momento dell’acquisto del manubrio è importante fare attenzione a due elementi che riguardano la larghezza.

La misura deve fare  riferimento al valore centro/centro.

Alcuni brand indicano la misura esterno/estero, cioè presa dalle estremità laterali dei drop, come ad esempio Deda.


La forma del manubrio

Altro fattore ,  è la forma del manubrio,.

 Oggi molti manubri tendono ad avere una piega che si allarga verso l’esterno, ciò significa che una misura 40 rilevata all’estremità basse della piega, può corrispondere ad una 38 se rilevata in corrispondenza dei comandi freno/cambio.

Un secondo parametro nella  scelta del manubrio è la forma  della barra centrale, si tende spesso a scegliere una forma più appiattita per motivi di aereo dinamicità, forma che però in alcuni casi porta ad inclinazioni del polso scorrette, la forma tonda rimane la prima scelta più confortevole per l’articolazione del polso.

Il terzo e il quarto parametro sono da considerare insieme, ovvero il Drop che si riferisce all’ampiezza verticale della piega, cioè la distanza tra la barra e l’estremità bassa della curvatura ed il Reach che si riferisce alla profondità della piega stessa.

Le  pieghe  più  moderne tendono ad avere valori di Reach e Drop ridotti, che permettono di mantenere con meno fatica la posizione con le mani sulla parte bassa del manubrio e di raggiungere con più facilità le leve dei freni, soprattutto per chi ha mani piccole.

Andrea Mussi

Laureato in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Pavia .

Specializzato nello sportivo , la riabilitazione post chirurgica e la terapia manuale , nel 2010 fonda lo studio fisioterapico Fisios Pavia, che raccoglie diversi specialisti tra osteopatia e fisioterapia e che si distingue dando servizi unici nel pavese, servizi come la fisioterapia ecoguidata e la riabilitazione del piano perineale.