[storie running] La mia prima (Venice)Marathon

Emiliano Giorgi, Biologo Nutrizionista

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Alessandro Visconti, Fisioterapista

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Hotel Valtellina Cola Hotels Livigno

Azienda partner
Vedi scheda

A Venezia il 27 ottobre 2014 si è concluso per me un anno sportivamente ricco di avvenimenti… ma andiamo per gradi.Biker da diversi anni ho al mio attivo ogni tipo di gara disputate di ogni difficoltà e lunghezza in tutta Italia sempre per il gusto di nuovi scenari mai con fini agonistici… parallelamente nuoto per svago e benessere personale da oltre 15 anni ed il passo verso la multi disciplina era inevitabile.Ecco infatti che nel 2012, risolti alcuni problemi fisici, mi iscrivo al 70.3 di Pescara 2013, inizia per me un lungo periodo di allenamenti sulle tre discipline; con nuoto e bike ci vado ovviamente a nozze ma subito capisco dove soffrirò molto e a lungo … la corsa a piedi!Dopo 6 mesi di fatica e sudore con anche 20h settimanali di allenamenti infatti, vado a Pescara dove porto a casa, come primo risultato di un Triathlon, 6h nette! Purtroppo oltre 2h le ho passate a correre la mezza maratona finale…
Il risultato ottenuto nel complesso mi soddisfa e subito cerco di alzare l’asticella e metto nel mirino l’IRONMAN di Zurigo 2014, ma c’è un problema da risolvere… se dopo nuoto e bici ho faticato a fare 21km, una maratona mi ucciderà!L’unica strada da percorrere è farne una vera e capire come sarà; io sono di Treviso e la soluzione più ovvia mi appare a lettere cubitali “VENICEMARATHON 2013” il 27 ottobre 2013, gli oltre 5 mesi, per prepararmi adeguatamente, mi sembrano sufficienti.
Continuo i miei allenamenti “amatoriali” rubando consigli da amici praticanti, ma sento di non avere un filo logico… ecco quindi entrare in scena il “Coach”! navigando in rete trovo il suo sito che divoro e dal quale mando subito una richiesta di collaborazione… fatti i primi test del caso comincio a macinare km a piedi seguendo le tabelle di Andrea Re con un’evidente impennata delle mie prestazioni e soprattutto della mia sicurezza nei confronti della maratona a venire…Ed eccomi qui! 5 mesi dopo Pescara a Stra sulla riviera del Brenta alle 7.50 del mattino a prepararmi per quello che i più definiscono una tortura per il fisico perché niente ti “divora” come una maratona.Sono tranquillo con me stesso perché di più non potevo prepararmi, non è il mio lavoro e il tempo dedicato è stato anche troppo rubandolo per lo più alla mia famiglia.Pronti … VIA!!!
Primo obiettivo che mi pongo, cercare di avvicinare i Pacer che noi miserabondi dell’ultima griglia (destinata ai neofiti delle maratone) vediamo solo da lontano.La partenza come mi avevano avvisato, è un caos… 8000 persone non sono poche e la Riviera del Brenta non è esattamente un’autostrada. Riesco però a trovare le traiettorie giuste e piano piano riesco mettere giù il mio passo… ad ogni km, scandito dal mio GPS da polso, controllo e mi risuonano in mente le parole del coach… anche se senti di andare mantieni 5’/km e così faccio e le gambe vanno, girano bene tutto perfetto, TROPPO.Un po’ alla volta defilo i vari paesi della riviera in festa per la Maratona e raggiungo i vari Pacer… raggiunto quello delle 3.40 sto volando, non sento la fatica e tutto risponde come dovrebbe… mi dico andiamo a prendere quello delle 3.30: 1°errore!!! Ma me ne accorgerò poi.Arrivo e supero Marghera e la mezza maratona, non faccio il mio personale di 1h38′ ma sono a 1h45′ meglio della “Half Moonlight Marathon di Jesolo” e mi ripeto convinto” sto benissimo!”
MESTRE 25°km passo tutto il tratto urbano senza grossi problemi e inizio il vialone che porta al Parco S.Giuliano e li sento incrinarsi qualcosa… comincio a sentire un pò la fatica mi dico e infatti i miei intertempi non cambiano.Inforco il ponte pedonale che porta al parco e la rampa di 100mt che porta alla sua sommità si fa sentire, ma poco male proseguo e stringo i denti. Comincio la parte nel parco e ad un certo punto inizia un lungo tratto in salita e questo fa male…. Molto male! al check del 30°km in corrispondenza della fine della salita mi fermo per fare pipì ma è solo una scusa per fermarmi e riprendere fiato 2°errore! Ripartire è difficilissimo e i continui cambi di direzione del parco non mi aiutano a prendere il ritmo… arrivo al ponte delle Libertà esausto, mi ritornano in mente i racconti dei vari maratoneti che sul Ponte vanno in crisi ed io inesorabilmente divento uno di quelli, inoltre comincia a farmi male il fegato come al 70.3 di Pescara… fatica? Energie esaurite? Alimentazione sbagliata? Non lo so ma fa male! Ad ogni passo una stilettata non riesco più a respirare bene perché lo schiaccio e il mio ritmo cala vertiginosamente segnando un record negativo di 7’11″/km e a metà ponte mi viene da piangere (letteralmente) così non va raggiungo il check del 35°Km altro ristoro, bevo un po’ e parto 10 secondi camminando e 500mt di corsa… mi ripeto “dai mancano solo 7 km il tuo giro di scarico è di 8km e li fai in meno di 40 minuti” le gambe fanno fatica, ma continuo a metterle una dopo l’altra… e piano piano riprendo un ritmo accettabile almeno rispetto ai 7’/km di prima!
Iniziano i ponti di Venezia!!! 14 passerelle I N F I N I T E!!! trovo gente che arranca e si ferma con i crampi e mi incito “non sono preso poi così male” e continuo con la mia tecnica dei 10secondi camminando e 500metri di corsa e arrivo al ponte di Barche che porta a San Marco luuuunghissimo e da lì mancano ancora 2km! vedo una marea di gente ad incitare tutti noi … comincio a correre senza pensare, le gambe si muovono da sole, pesanti ma si muovono, faccio tutta piazza San Marco che non vedevo da anni e non ho visto neanche questa volta! Continuo e inforco uno dopo l’altro i ponti che rimangono, quanti sono? 5, 6 non lo so, ma vedo in fondo il traguardo… ci sono, ci sono, eccomi fatta!Ho concluso la mia prima maratona! Piango.
Sono state 3h49′ molto importanti dove ho imparato un sacco di cose; non farsi mai prendere dalla foga e gestirsi SEMPRE, te lo dicono tutti prima di una maratona, ma se non ti scotti non puoi capirlo almeno a me è successo così … abbiamo un limite, la testa può spostarlo ma bisogna combinare la testa con il corpo è fondamentale… non ho ancora deciso se farò l’IRON MAN ZURIGO ma sicuramente il 26 ottobre 2014 sarò a Stra a regolare alcune questioni in sospeso con me stesso!