Allenamento Running e pubalgia

Emiliano Giorgi, Biologo Nutrizionista

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Andrea Civardi, Fisioterapista e Osteopata

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Zoot

Azienda partner
Vedi scheda

Non così raro come si può immaginare incontrare runners che nelle loro fasi di carico di allenamento possano incontrare il problema della pubalgia. Certo, è meno frequente di altre patologie più comuni quali tendiniti contratture stiramenti, ed è abbastanza ricorrente nei calciatori e nei cestisti, ma capita di incontrare runenrs con questo fastidioso problema che non deve essere sottovalutato già nella fase iniziali del “suo presentarsi”. Uno dei problemi infatti è che Il dolore nella sua forma medio-lieve, in genere si presenta al mattino appena svegli e nei primi minuti degli esercizi fisici, ma può scomparire con il riscaldamento muscolare.
Vediamo a proposito cosa dice l’esperto il Dott. Andrea Civardi MFT – Osteopata D.O.M.R.O.I.
“Per pubalgia si intende una sindrome dolorosa della cintura pelvica caratterizzata da mioentesite della muscolatura che si inserisce alla sinfisi pubica; essa colpisce principalmente gli atleti e le donne in gravidanza.
L’incidenza maggiore è tra i giocatori di calcio ed i podisti.
La forma che generalmente interessa i podisti è quella della sindrome retto-adduttoria.
I fattori che possono determinarne l’insorgenza sono alterazioni legate alla statica e dinamica della colonna vertebrale, del bacino e degli arti inferiori (come iperlordosi lombare, irritazione del plesso lombare, displasia congenita dell’anca, dismetria degli arti inferiori, appoggi viziati nella dinamica del passo, ecc….), patologie viscerali come varicocele o problemi legati alla funzionalità renale (calcoli).
Queste disfunzioni posturali possono essere individuate con un attento Esame Posturale Osteopatico ed un esame strumentale con Pedana Stabilometrica.
Le terapie consigliata per la pubalgia sono:
–          Trattamento manipolativo osteopatico;
–          Human Tecar terapia;
–          Tape neuro muscolare;
–          Rieducazione posturale e consigli ergonomici;
–          Stretching (no in periodo acuto).
Potrebbero essere utili ortesi plantari correttive in caso di problemi posturali a carico del piede.”

Andrea Civardi MFT – Osteopata D.O.M.R.O.I.