Obiettivi, motivazione e automotivazione: diamo inizio a nuovi inizi!

L’importanza degli obiettivi.

Si parla spesso dell’importanza degli obiettivi! Dal mio punto di vista, parlarne con frequenza è solo il primo passo, al quale ne devono seguire tanti altri, che concorrano ad una corretta ed equilibrata visione degli obiettivi stessi.

Gli errori che si possono commettere in ralzione agli obiettivi stanno tra loro agli antipodi: si può entrare nel “loop” negativo di non provare a porsi obiettivi, e dal lato opposto si può correre il rischio ( questo accade spesso tra gli sportivi amatoriali ) di sovradimensionare gli obiettivi.


Focus preciso sulle idee

Prendendo come scenario una condizione di equilibrio delle scelte, possiamo cominciare a ragionare su  obiettivi ben definiti nella nostra mente.  Con un approccio di questo tipo, e con il consolidamento dell’abitudine a porsi nuovi e stimolanti obiettivi, saremo in grado di riconoscere le opportunità che ci si presentano o che progettiamo.  Fondamentale è avere un “focus” chiaro e preciso su ciò che vogliamo realizzare: senza questa “sincerità mentale”, senza questa chiarezza di  idee, non troveremo mai la strada per iniziare il nostro percorso.

I nostri obiettivi devono essere stimolanti, devono farci provare sensazioni come entusiasmo, desiderio positivo di metterci in gioco, devono essere sufficientemente sfidanti e ambiziosi affinchè il nostro potenziale venga stimolato a dare il meglio di noi.


La storia insegna

“ Troveremo una strada o ne apriremo una nuova”

Significativa la frase di Annibale, condottiero Cartaginese, che aveva come scopo chiaro e preciso quello di sconfiggere i Romani. Partito dall’attuale Tunisia, dopo aver attraversato la  Spagna, valicato i Pirenei, e attraversato la parte meridionale della Francia, una volta trovatosi di fronte all’ostacolo naturale delle Alpi, non ha perso di vista il suo obiettivo, ed ha pronunciato ai suoi generali la celebre frase! “ Troveremo una strada o ne apriremo una nuova”. Se “leggiamo” la storia, sono innumerevoli gli esempi che possiamo trarne in termini di “tensione all’obiettivo” e superamento degli ostacoli che si incontrano nel percorso di realizzazione degli stessi.


Perché possono essere così importanti gli obiettivi?

Se ci abituiamo a porci nuovi obiettivi, ci sentiremo più creativi rispetto a come riteniamo di essere, impariamo a capire che spesso gli ostacoli sono dettati dalla prigrizia mentale piuttosto che dalla reale difficoltà del “nuovo”! E’ importante porsi nuovi obiettivi, imparando a differenziarli dai desideri: il desiderio ci porta a pensare “ mi piacerebbe…sarebbe bello…” ma in modo non chiaro e definito, anzi spesso in modo confuso. Al contrario l’obiettivo, ci porta a pensare al modo per realizzarlo, a come possiamo agire per trovare la strada, agli strumenti che ci servono per metterci in gioco. Non per niente obiettivo e motivazione viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda.


La motivazione

“La motivazione è una forza motrice interiore che orienta un comportamento verso uno scopo. Globalmente è l’insieme dei motivi, degli impulsi e delle suggestioni spirituali, culturali,creative ed emotive che ispirano e determinano l’ideazione e l’azione di un comportamento” ( Anna Zanardi, IL COACHING AUTOMOTIVAZIONALE Ed. Franco Angeli )

Tra i teorici della motivazione Maslow è stato il primo a darne una classificazione, ideando una vera e propria scala gerarchica dei bisogni, identificandone cinque; questa scala di priorità induce l’uomo a concentrarsi sul bisogno più elevato, una volta che il precedente è stato soddisfatto.

In modo più o meno marcato e/o consapevole,  viviamo nel tenativo di “smarcarci” dai bisogni di base, per elevare il nostro livello di soddisfazione.


 

Motivazione porta risultati, risultati portano motivazione

Lo so, sembra un banale gioco di parole, ma la vera chiave dell’automotivazione è racchiusa in queste poche e semplici parole! Possiamo davvero innescare un circolo virtuoso, che ci porta a “fare”, per “raggiungere”, “valutando” quanto fatto,  riprogrammando un nuovo “fare”. La motivazione una volta innescata, una volta messa in moto, può non fermarsi mai!

 


Automotivazione, uscire dalla zona grigia: il mio caso personale.

Tra quando ho lasciato il gruppo sportivo delle Fiamme Oro, ( nel marzo del 2001) ed il momento in cui ho ripreso le redini della mia vita professionale e sportiva, ho avuto una parentesi aziendale molto formativa ed importante per la mia crescita personale.  In questa fase, la mia vita si divideva tra il lavoro e gli allenamenti di Triathlon in preparazione ai miei primi IRONMAN.

Il primo settembre 2007 ho ottenuto la tanto desiderata collocazione definitiva come insegnante di Educazione Fisica. Felice, soddisfatto, ma mi sentivo alla ricerca di qualcosa che mi mancava! Ero nella zona grigia: cercavo qualcosa ma non avevo ben chiaro cosa,  non avevo avevo la consapevolezza di  quali fossero le mie risorse  e le mie energie,  perchè non sapevo con esattezza cosa volevo fare. Per essere più chiaro: non mi sembrava possibile che sarei stato in grado quello che mi”sembrava” di desiderare.

 Ad un certo punto la scelta: creo un mio marchio di consulenze di allenamento per il Triathlon! Avete capito bene per il Triathlon, non per il Canottaggio!   In quel preciso istante, nel momento in cui ho scelto, ho deciso di   uscire  dalla zona grigia, e mi sono fatto un percorso mentale da realizzare. Non sapevo dove mi avrebbe portato questo percorso, ma mi sono messo in azione,  ho mosso i primi passi, ai quali ne sono seguiti tanti altri.  Per un anno ho creato  contenuti, elaborato algoritmi per le tabelle, mi sono rivolto a persone competenti e stimolanti ( stiamo alla larga dai pessimisti ) fino a che nel maggio 2011 è nato MULTISPORT3ining!


Diamo inizio ad nuovo inizio

Il film   Apocalypto ( Mel Gibson 2006) si conclude con una frase davvero significativa . Il protagonista agonista Zampa di Giaguaro, inseguito da una tribù di cacciatoti che ha sterminato il suo gruppo,  dopo una fuga estenuante al limite della resistanza umana , e dopo aver messo in salvo la moglie che intanto aveva dato alla luce il loro figlio, nonostante fosse sfinito, rivolgendosi alla moglie  ha pronunciato le seguenti parole “ troveremo un nuovo inizio”! Zampa di Giaguaro era sfinito, esausto, ferito, triste per aver visto sterminare la sua tribù, ma alla fine di tutto  il suo primo pensiero è stato quello di “cercare un nuovo inizio”, di pensare al nuovo.

Per quanto mi riguarda, non  so come sarebbero andate le cose se, dopo un periodo di idee poco chiare e di obiettivi offuscati,  non avessi scelto di passare dal pensiero all’azione, e di mettere in pratica quello che stavo meditando di fare; certo è che decidendo ho dato inzio ad un percorso che nel tempo mi ha dato molte soddisfazioni, decidendo, ho dato inizio ad nuovo inizio!

Se ci abituiamo a metterci in gioco con dei “nuovi inizi”, con nuove avventure, le possibilità si moltiplicheranno: aumenteranno competenze, convinzioni e sicurezze, oltre che inevitabilmente le nostre realzioni sociali e professionali. In un’ottica di questo tipo saremo sempre meno inclini ad esitare di fronte a nuove possibilità, e sempre più pronti a canalizzare le nostre energie per individuare nuove opportunità di crescita.


Riassumendo

Impariamo ad innescare un circolo virtuoso fatto di:

  • Focus su idee chiare
  • Obiettivi sufficientemete sfidanti e ambiziosi
  • Decidere di iniziare
  • Pensare a nuove idee e a nuovi inizi sui quali concentrarsi.

Buone idee, buon lavoro, buoni nuovi inizi.

Andrea Re

  • Life e Sport Coach
  • Insegnante di Educazione Fisica
  • Docente a contratto c/o Scienze Motorie all’Università di Pavia
  • Istruttore di Triathlon
  • Coach/Motivatore
  • Fondatore del marchio MULTISPORT3ining
  • Amministratore del Gruppo OBIETTIVO TRIATHLON
  • 8 volte Campione del Mondo di Canottaggio
  • Partecipazione Olimpica Atlanta 1996
  • 6 volte IRONMAN Finisher
  • 2 partecipazioni 2014 – 2015 Campionati del Mondo IM 70.3
  • Best time IRONMAN 9h 54’50” 2007
  • Best time IRONMAN 70.3 4h 39′ 09″ 2018