L’importanza della giusta postura in sella e di un buon posizionamento – by Andrea Mussi

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Vi è mai capitato in una delle vostre uscite in bicicletta di avere fastidi tipo mal di schiena, formicolio, fastidio alle mani, dolore sulla sella, dolori al collo e spalle o addirittura di non performare bene ?

Spesso questi problemi sono dovuti ad un mal posizionamento in bicicletta, con posture scorrette e angoli di lavoro non adeguati alle proprie caratteristiche fisiche.

La visita biomeccanica, detta bike fit o messa in sella, serve proprio a studiare la postura dell’atleta,  ed evitare diverse problematiche .

Vediamo cosa ci dice Andrea MussiFisioterapista e Biomeccanico


Andrea Mussi – Fisioterapista e Biomeccanico

Come è possibile tutto ciò ?

La visita biomeccanica consta nel adattare la bici al corpo dell’atleta, in modo che questo possa mantenere la postura migliore, affinché aiuti ad evitare i dolori ma allo stesso tempo permetta di performare al meglio.

Il corretto posizionamento in bici è fondamentale, pochi millimetri sull’assetto di una bici fanno la differenza. 

Qual è la postura perfetta in bici?

Ognuno di noi presenta caratteristiche fisiche differenti e uno stile di pedalata diverso, quindi questo ci insegna che ognuno avrà la posizione più corretta in base alle proprie caratteristiche, caratteristiche che nel tempo tendono a cambiare

È dunque difficile stabilire esattamente quale sia la posizione migliore da mantenere in sella. 

Scopriamo quali sono le caratteristiche da valutare per ottimizzare la pedalata in bici .

Innanzi tutto la valutazione parte dalla postura e la valutazione delle caratteristiche posturali del soggetto prima ancora di mettersi in sella, quindi l’elasticità ed eventiali limitazioni delle varie articolazioni, dalle caviglie fino alla cervicale e i polsi. 


Attraverso test e palpazione anatomica è possibile capirne la conformazione e le caratteristiche.

In seguito si va alla valutazione in sella e si studiano i vari punti di appoggio, sia lateralmente sia frontalmente che posteriormente, ed il tutto in dinamica, ovvero pedalando.


Si parte dalle tacchette, la posizione e movimenti  del ginocchio, l’ angolo di spinta , le tuberosità ischiatiche e quindi appoggio, larghezza e pressione sul sellino, la forma e posizionamento del sellino, si continua con la postura  del tronco e gli angoli di lavoro di questo, si valutano le spalle, il collo ed infine la posizione delle mani sul manubrio.


Non è solo la correzione di angoli e posizioni, in alcuni casi è  necessario capire se il componete specifico è adatto all’attteggimento posturale del soggetto, pedivelle, sellino, manubrio ecc…


Tutti questi test, misure e dati, permettono di elaborare l’algoritmo  che ci porta a correggere le varie misure della bicicletta affinché la postura del ciclista possa performare al meglio evitando i dolori e problematiche.

Andrea Mussi

Fisioterapista e Biomeccanico