Una settimana a Mont Tremblant – IM 70.3 World Championship 2014

MIchele Mimmo, Assicuratore degli Sportivi

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Simone Vivaldi, Personal Trainer

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Náttúra Protein Sport

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Ci siamo! Domani mancherà una settimana a questo importante ed emozionante appuntamento.

Ho impostato la settimana che si è appena conclusa, in modo leggermente differente dall’abituale; normalmente infatti “mi somministro” un carico di allenamento che vede il suo apice nel fine settimana. Ma dovendo dedicare la giornata di domani (domenica 31 agosto) al viaggio, e dovendo necessariamente lunedì fare un lavoro di adattamento molto leggero, ho fatto qualche modifica alla strategia di allenamento.

Come già evidenziato nel precedente contributo la settimana scorsa ho effettuato un buon carico; dopodiché in questi giorni(dopo aver fatti RIPOSO totale il lunedì, ho alternato un giorno con allenamento pesante e di qualità, ad un giorno con lavoro più leggero; questo mi è servito ad elevare le prestazioni e le andature allenamento su allenamento. Insomma ho privilegiato la qualità alla quantità.

Si è presentata una difficoltà inaspettata, ossia un’improvvisa influenza intestinale nella notte tra giovedì e venerdì, ma si è risolto tutto ( a parte un po’ di inevitabile ma momentanea apprensione…) abbastanza velocemente , e l’atteggiamento positivo mi porta a pensare che un po’ di riposo anche se forzato..a volte non guasta!

Quando sarò a Mont Tremblant l’idea è di fare un richiamo pesante e di qualità (pensavo di provare l’intero giro di bici, quindi 90km) il martedì, per poi procedere definitivamente con il programma di recupero.

Intanto il fastidio agli ischio-crurali della gamba destra, sembra essere in via di risoluzione; negli ultimi i dieci giorni, si sono “sincronizzati” nei trattamenti, Salvatore Germano ( masso fisioterapista convenzionato con MULTISPORT3ining, nonché amico triatleta e grande professionista della materia) ed il mitico Pier Angelo Pagani che con la sua pluriennale esperienza (già fisioterapista dell’ A.C. Milan), è intervenuto, tranquillizzandomi, con due sedute di leggera fibrolisi.

Insomma, sarebbe stato meglio non avere la febbre e non aver avuto bisogno delle cure masso fisioterapiche, ma importante è non pensarci più di tanto, e avvicinarsi alla gara con il giusto atteggiamento mentale.

Al prossimo aggiornamento