Ironman Francoforte: un percorso da tempo

Vera Poiatti, Avvocato esperto Diritto Sportivo

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Emiliano Giorgi, Biologo Nutrizionista

Professionista convenzionato
Vedi scheda

Zoot

Azienda partner
Vedi scheda

Quello dell’Ironman di Francoforte è un percorso da tempo: 9h 54′ 50” è il ricordo che mi rimane stampato nella memoria di quel giorno del 2007, assieme ovviamente a tutte le emozioni che ti regala una gara come un Ironman….
Incominciamo dalla mattinata della giornata dell’Ironman di Francoforte: vedere la “moltitudine” di persone che all’alba è presente presso il parco circostante il “Langener Waldsee”, ti fa affrontare l’inizio delle “fatiche” in modo diverso. Qualunque sia il livello individuale vedere così tante persone interessate “alla tua gara” è uno stimolo veramente eccezionale.
Tecnicamente il nuoto prevede(come accade spesso) un passaggio a terra; un vantaggio per il pubblico che vede passare gli atleti, ma soprattutto per i partecipanti che circa a metà delle fatiche natatori “sentono” il calore e il tifo dei sostenitori, talvolta (i più fortunati) riconoscendo persone care amici e parenti. All’uscita dall’acqua si affronta “un dislivello” che se preso di petto fa salire le frequenze cardiache, e la zona cambio è abbastanza lunga.Saliti in bicicletta si percorre su un tratto di superstrada (ovviamente rigorosamente chiusa al traffico) di 12 km che porta a Francoforte, da dove si inizia il giro da ripetere 2 volte. Ricordo in modo particolare le sensazioni dei primi 40-50 minuti: non erano per nulla positive, e non capivo se “andavo” o “non andavo”. Jo trovato la soluzione cercando di ragionare, di controllare con attenzione la frequenza cardiaca, e solo dopo aver ritrovato buone sensazioni ho ripreso a concentrarmi sulla velocità. Dalla seconda ora in poi ho cominciato a pedalare come non avrei pensato dimenticando il disagio ed il disorientamento della prima ora. Il dislivello del tratto ciclistico dell’Ironman di Francoforte è contenuto in circa 1.000 metri e le due salite “famose” The Hell e Heartbreak Hill, non sono così “terribili” come potrebbe invece far pensare il nome che hanno. Piuttosto uno dei ricordi che ho di quel giorno è che il vento “spingeva” quando si procedeva da Sud verso Nord (nella prima parte del giro) mentre soffiava in senso contrario nella seconda parte (ossia quella di ritorno verso Francoforte), e nel secondo giro era aumentato di intensità rispetto al primo. Pertanto gli “ultimi 25 -30km mi sono sembrati veramente duri da sostenere, ma tra le altre cose porto con me un tempo di bici “sotto le 5 ore”, per la precisione 4h59’ 18” media oraria di pochissimo superiore ai 36km/h: SODDISFAZIONE!!!
Gli attraversamenti dei paesi e i punti ristoro sono sempre “spettacolari”: veramente in questi momenti assapori e gusti “la vera cultura dello sport”, mai scontata e non sempre presente in tutte le situazioni. Gli incitamenti sono tantissimi e per tutti, e contribuiscono a lasciare nella memoria un ricordo indelebile. Alla fine del percorso in bici dell’Ironamn di Francoforte si entra nella zona cambio che “si compone” strada facendo, essendo differente dalla zona cambio Nuoto/bici; anche qui ho il ricordo di un’organizzazione super efficiente, con volontari che si prendevano cura della bici e altri che ti consegnavano la sacca dopo averla presa dalla rastrelliera.
I quattro giri di corsa sulle rive del “Main”, con la caratteristica degli attraversamenti sui ponti (otto in totale) lasciano il segno sotto tutti i punti di vista. Ma “soffrire” per gustarsi” gli ultimi 200 metri tra le due ali di folla e lo speaker che “urla”incessantemente nel microfono come se tutti fossero primi….non ha prezzo.
Buon Ironman a tutte/i
sito web Ironman Francoforte